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Old 13-05-2002, 16:59
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fordje fordje is offline
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Commentaar in Gazetta Dello Sport

k' Heb zoner de Gazetta er even bij genomen en 2 artikeltjes gecopieerd. Mijn Italiaans is niet denderend, maar naar wat ik eruit opmaak is Barri toch niet zo gelukkig met de hele zaak. Een commentaar als " ik doe alleen maar wat ze me zeggen" lijkt toch een ondertoon te hebben.

Als er hier iemand zit die Italiaans studeert of vlot Italiaans leest, feel free to translate:

Formula 1:

Rubens: "Devo rispettare gli ordini"

Rubens Barrichello, un GP d'Austria triste. Colombo
Barrichello: "Ha deciso il team ma il mio contratto parla chiaro. Finché Michael non sarà campione non potrò vincere in queste situazioni di corsa".


di Giusto Ferronato
Rubens Barrichello, un GP d'Austria triste. Colombo

ZELTWEG (Austria), 12 maggio 2002 - Evidentemente il GP d'Austria non è proprio la sua gara. Già l'anno scorso dovette farsi da parte per lasciare punti iridati al compagno di squadra Schumacher. Ma stavolta la situazione è stata più crudele. Nel 2001 in testa c'era Coulthard e l'ordine gli costò solo il secondo posto. Domenica la chiamata via radio è stata una botta micidiale: "Lascia che Michael vinca". Per un pilota dev'essere una sensazione tremenda.Rubens Barrichello si è asciugato le lacrime sul podio, poi ha spiegato candidamente la situazione. "Avevo già vissuto una situazione del genere ma è scritto nel mio contratto che devo rispettare gli ordini della squadra. Ho appena siglato un biennale. Certo, avrei preferito che non mi fosse chiesto di farmi sorpassare. Ma se non obbedisco comprometto il rapporto con la squadra. Non con Michael, con cui vado molto d'accordo. Ma finché lui non sarà sicuramente campione del mondo, io non potrò mai vincere una gara in queste situazioni".Ma cosa è successo esattamente? Non è frustrante per uno come lei che ha vinto solo una gara in carriera? "Tutto il mondo lo ha visto - racconta Rubens - è stata una scelta del team. In F.1 le cose funzionano così, ma questi eventi non scalfiscono la mia determinazione, la voglia di vincere. Sento che il mio momento sta arrivando e non c'è motivo di discutere. Non intendo
commentare le scelte della squadra, ma quando mi hanno chiesto di farmi passare non ho fatto come l'anno scorso (si arrabbiò vistosamente, n.d.r.). Stavolta ho semplicemente chiesto per quale ragione, visto che stavamo andando velocissimi, primo e secondo. Mi hanno detto: vogliamo così. Ho risposto: ok, va bene. Lo faccio. E il mio rapporto col team resta immutato. Chi è stato? Non importa chi. Perché dovrei parlarne? Non ci tornerò più sopra. Ciò che è fatto è fatto".La sua gara è stata comunque ottima: "La scelta di due soste è stata fantastica e la F2002 ha lavorato in maniera eccezionale. Non solo la macchina o il motore, ma anche le gomme. È stata una bella gara, devo ringraziare ingegneri e tecnici. Ho guidato bene, senza problemi e ho dovuto fare attenzione solo dietro alla Safety car perché gomme e freni si raffreddavano". Coraggio Rubens.




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Il tedesco non gioisce: "Ho provato a rallentare, ma Rubens ha rallentato di più". Todt: "Michael andava aiutato". Colajanni: "Conta la Ferrari".
ZELTWEG (Austria), 12 maggio 2002 - "Credo sia stato il modo sbagliato di vincere il GP. Se potessi tornare indietro forse non avrei tagliato il traguardo per primo. Ora però è tardi". Michael Schumacher ricorderà a lungo la conferenza stampa di questo GP d'Austria. Accolto in un clima ostile si è rifiutato di rispondere ad alcune domande, e ha pure cercato di difendere il valore di questa vittoria, regalo del compagno di squadra Rubens Barrichello cui è stato ordinato dal team di lasciarlo passare. Il tabù Austria è stato infranto (era l'unico circuito su cui il quattro volte iridato non aveva ancora vinto; n.d.r.), ma questa è senza dubbio la vittoria meno meritata del campione tedesco.Il brasiliano è stato il più veloce venerdì, il più veloce il sabato, il più veloce la domenica. Non è bastato per vincere questo GP: l'ordine di scuderia lo ha fermato. Ma lei, Schumacher, non ha avuto la tentazione di non superare Barrichello? "Ci ho pensato seriamente - ha detto il tedesco - speravo non sarebbe arrivato l'ordine. E se guardate la telemetria potrete notare che in rettilineo quando Rubens ha rallentato ho rallentato pure io. Lui poi ha rallentato ancora di più". Il responsabile del Cavallino Jean Todt ha difeso la decisione di far vincere il tedesco: "A vincere si diventa impopolari - ha detto ai microfoni Rai - siamo stati forti, Michael è in testa al Mondiale ed era giusto cercare di aiutarlo. Barrichello? Vincerà tanti GP".Luca Colajanni, responsabile dell'Ufficio stampa del Cavallino ha aggiunto: "Non commentiamo quello che dicono le altre scuderie. Fa parte del nostro lavoro prendere delle decisioni difficili e fa parte del nostro lavoro mettere da parte la passione per dare spazio alla logica. La logica dice che noi abbiamo un pilota in lotta per il titolo mondiale che ha un vantaggio. Però non si sa mai cosa può succedere nelle corse. Nella fase iniziale della stagione dobbiamo sfruttare al massimo quelle che sono le circostanze. Oggi le circostanze ci hanno imposto di prendere una decisione difficile. Devo dire che Rubens ha fatto una gara straordinaria". Ma è incontestabile che sia una seconda guida no? "Invece si può contestare perché voi (giornalisti, ndr) partite dall'assunto che, se questa situazione si fosse verificata a parti invertite, non avremmo preso questa decisione. Ma questo non è vero. La Ferrari prende le decisioni in base all'interesse della squadra, non di un singolo pilota".
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BRON: www.Gazetta.it
dd 13/05/02
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